Progettazione organizzativa - Case Study 2

In questo capitolo, prenderemo un caso di studio di uno dei più grandi produttori di cola al mondo, Coca Cola, per comprendere l'importanza del Design dell'organizzazione.

Come la Coca Cola è fallita nella globalizzazione

Un famigerato esempio di una grande azienda che deve affrontare conseguenze disastrose a causa dei frequenti cambiamenti nei suoi progetti organizzativi è Coca Cola. Anni fa, quando la globalizzazione sembrava una strategia aziendale indispensabile, l'allora CEO di Coca Cola, il compianto Roberto Goizueta, aveva dichiarato a verbale che non c'era più demarcazione tra globale e locale, inaugurando il suo slogan:Think Global, Act Global.

Ciò ha portato a un livello senza precedenti di globalizzazione e standardizzazione nel funzionamento aziendale dell'azienda. Nel giro di un paio d'anni, Coca Cola stava generando una quota molto maggiore dei suoi ricavi in ​​località offshore. Durante questi anni, si pensava generalmente che la Coca Cola avesse finalmente trovato la formula più magica: quella del successo. Tuttavia, questo successo è stato di breve durata e con la crisi asiatica all'inizio del 1999, la Coca Cola aveva perso più di 70 miliardi di dollari.

Il prossimo in linea, il CEO Douglas Daft ha preso il sopravvento e ha introdotto un cambiamento aggressivo nella direzione opposta. Il suo mantra era -Think Local, Drink Local. Tuttavia, anche quel rimpasto e la ristrutturazione del modello di lavoro organizzativo fallirono, poiché le persone erano diventate un modo consolidato di lavorare. Questo cambio di strategia ha portato a una corsa ancora più povera e ha iniziato un periodo durante il quale Coca Cola ha visto alcuni dei suoi peggiori ricavi dai tempi del suo negozio. Uno dei motivi principali alla base di questa debacle globale è stato che con i frequenti cambiamenti nella struttura lavorativa, la linea di comunicazione e la gerarchia del lavoro sono state influenzate. I dipendenti non potevano tenere traccia delle diverse responsabilità che venivano loro affidate dopo ogni modifica e questo ha ostacolato le loro prestazioni complessive. Ciò ha portato a confusione, cinismo e precarietà del lavoro nelle menti dei dipendenti.

Cosa dicono gli esperti?

Dopo aver studiato le mappe strategiche di centinaia e migliaia di organizzazioni, gli esperti ora confermano che non esiste un'unica organizzazione che possa affermare di implementare una struttura perfetta per tutte le sue operazioni. In breve, unIdeal Organizational Design Model è un mito.

Le organizzazioni, ora molto più sagge dopo le loro disastrose esperienze passate, ora hanno smesso di puntare a un design perfetto e hanno invece iniziato focusing on a work-plan che li aiuta a gestire armoniosamente una grande organizzazione, evitando al contempo grandi conflitti tra i suoi numerosi dipartimenti.

I manager ora credono nell'invio di obiettivi di progettazione chiari ai membri del proprio team, il che garantisce un approccio diverso alla gestione delle risorse e all'implementazione delle strategie aziendali. Ciò riduce al minimo l'ambiguità del lavoro e migliora la concentrazione sul lavoro. Si sono resi conto ora che è inutile cercare di lavorare allo sviluppo di una struttura che sfrutti le somiglianze tra i diversi paesi. Ora si concentrano maggiormente sulla massimizzazione della loro produzione modificando il loro modello di business e lo stile manageriale per adattarsi alle differenze tra i vari paesi.